La Conferenza sulla Biodiversità: Una Scommessa Ardua per il Futuro del Pianeta e le Speranze di un Mondo Sostenibile

La Conferenza sulla Biodiversità: Una Scommessa Ardua per il Futuro del Pianeta e le Speranze di un Mondo Sostenibile

Il 2021 ha visto la comunità internazionale riunirsi a Glasgow per la 26esima Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Ma, poco prima di questa importante riunione, si teneva un altro evento fondamentale: la Conferenza sulla Biodiversità. Organizzata dal Regno Unito, ospitata a Kunming, Cina, e con il sostegno del Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), questo incontro ha rappresentato una sfida ardua per il futuro del nostro pianeta.

L’obiettivo principale della Conferenza era ambizioso: sviluppare un nuovo accordo globale sulla biodiversità, noto come “Quadro post-2020 per la bioversità”, che sostituisse l’attuale piano scaduto nel 2020. Questo nuovo quadro avrebbe dovuto definire obiettivi concreti e azioni tangibili per proteggere le specie in via di estinzione, combattere il degrado degli habitat naturali e promuovere un uso sostenibile delle risorse biologiche.

La Conferenza sulla Biodiversità arriva in un momento cruciale. La perdita di biodiversità sta accelerando a una velocità senza precedenti nella storia del nostro pianeta, minacciando la salute degli ecosistemi e, di conseguenza, il benessere dell’umanità.

  • L’estinzione delle specie: Gli animali selvatici stanno scomparendo a un ritmo allarmante, con uno studio pubblicato sulla rivista Science che stima una perdita di circa un milione di specie entro il 2100. Questo processo si traduce in una perdita significativa di biodiversità e pone seri rischi alla stabilità degli ecosistemi.

  • Il degrado degli habitat: La distruzione e la frammentazione degli habitat naturali, principalmente causata dall’attività umana, sono tra le principali minacce per la biodiversità. Le foreste tropicali, i mari e gli oceani, le praterie e le zone umide sono tutti soggetti a una pressione crescente che sta minando la loro capacità di ospitare e sostenere la vita.

  • Il cambiamento climatico: Le conseguenze del cambiamento climatico si stanno facendo sentire su scala globale, con effetti devastanti sulla biodiversità. L’aumento delle temperature, la variazione dei modelli di precipitazione e l’innalzamento del livello del mare stanno mettendo a dura prova le specie animali e vegetali, costringendole ad adattarsi o a migrare verso nuovi habitat.

L’urgenza di agire è evidente: i servizi ecosistemici garantiti dalla biodiversità - dall’aria pulita all’acqua potabile, dai cibi alla regolazione del clima - sono essenziali per la sopravvivenza dell’umanità. Ma quali soluzioni si sono profilate durante la Conferenza sulla Biodiversità?

Il Quadro post-2020 proposto ha previsto obiettivi ambiziosi:

  • Conservazione del 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030: questo obiettivo, noto come “30x30”, mira a creare una rete globale di aree protette per salvaguardare la biodiversità e le funzioni degli ecosistemi.

  • Ridurre a metà l’impatto negativo dell’agricoltura e della pesca entro il 2030: queste attività sono tra le principali responsabili del degrado degli habitat e della perdita di biodiversità. L’obiettivo è promuovere pratiche agricole e di pesca sostenibili che minimizzino il loro impatto sull’ambiente.

  • Ridurre significativamente l’inquinamento da pesticidi e fertilizzanti chimici entro il 2030: questi prodotti contaminano l’acqua, il suolo e l’aria, danneggiando la biodiversità e la salute umana. L’obiettivo è promuovere metodi di agricoltura biologica e ridurre l’uso di sostanze chimiche dannose.

  • Eliminare le sovvenzioni dannose per le attività che distruggono la biodiversità: molti governi concedono sovvenzioni ad attività quali l’estrazione mineraria, il disboscamento illegale e la pesca eccessiva. Queste sovvenzioni contribuiscono alla perdita di biodiversità e devono essere eliminate gradualmente.

Tuttavia, la Conferenza sulla Biodiversità ha mostrato anche le difficoltà intrinseche nella costruzione di un accordo globale efficace. La divergenza degli interessi nazionali, il dibattito sui meccanismi di finanziamento per la conservazione della biodiversità e la mancanza di impegni concreti da parte di alcuni Paesi hanno reso difficile raggiungere un consenso su tutti gli aspetti del Quadro post-2020.

Nonostante le difficoltà incontrate, la Conferenza sulla Biodiversità ha rappresentato un passo importante verso una maggiore consapevolezza sull’importanza della biodiversità e sui rischi connessi alla sua perdita.

Il percorso per proteggere il nostro pianeta è lungo e tortuoso, ma l’impegno di scienziati, attivisti, governi e cittadini è essenziale per garantire un futuro sostenibile per tutte le specie viventi. Il destino del nostro pianeta è nelle nostre mani: dobbiamo agire con decisione e responsabilità per preservare la ricchezza della vita sulla Terra.